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LA SICUREZZA NEL TRASPORTO MERCI SU GOMMA

Autotrasporti e logistica: come migliorare la gestione della sicurezza?

Gli incidenti nel trasporto merci su gomma
Se dal 2006 al 2015 in Europa “i decessi legati al trasporto merci pesante (>3,5t) sono diminuiti del 47% toccando quota 3.848 morti”, gli incidenti che vedono coinvolti veicoli merci “seppur diminuiti sono più frequentemente mortali. Questo è ancor di più vero per i mezzi pesanti”. E, a questo proposito, si sottolinea che:

  • “il fattore umano è sempre responsabile del 90% degli incidenti sulle strade europee.
  • la formazione dei conducenti professionisti e l’adozione di modalità di trasporto combinato devono essere incentivate”. 
  • “sulle strade statali si verifica il 55% dei decessi (25% aree urbane, 19% autostrade)
  • i commerciali leggeri <3,5t causano più vittime dei bisonti della strada, quasi 1,8 volte in più.
  • La controparte principale degli incidenti è un’auto con 1.908 morti in Europa nel 2015.
  • i controlli tecnici periodici mostrano un tasso di difettosità dei mezzi che aumenta con l’anzianità del veicolo”.     

Si sottolinea poi che il fattore uomo “gioca un ruolo centrale negli incidenti stradali legati al trasporto merci. Ci vuole formazione e analisi delle capacità della prestazione umana, la tecnologia da sola non basta”.
Inoltre si sottolinea che in relazione a vari aspetti – come “conoscenza delle normative internazionali, operazioni di fissaggio del carico e trattamento delle merci pericolose, stress fisico ed emotivo, …” – i «compiti di guida» e di «non guida» vanno “attentamente considerati e la formazione deve essere adeguata e in continuo aggiornamento”.
Si indica poi che il futuro porta verso lo “spostamento di diversi ‘sotto-compiti’ di guida dal conducente alla tecnologia, ovvero passare da una guida semi-automatizzata ad una guida altamente automatizzata. Quest’ultima può prevenire incidenti ma solo se la supervisione e le competenze dei driver si evolvono, altrimenti può diventare controproducente”. 
E si segnala anche che la distrazione, come per tutti gli altri veicoli, “gioca un ruolo fondamentale nell’incidentalità. E come sempre l’homo smartphone è un primate pericoloso. Le persone (e quindi i driver) non possono fare più cose contemporaneamente: un doppio compito porta il cervello a switchare l’attenzione. La guida, come attività complessa che innesca da sola vari processi cognitivi, non può subire ‘emorragie di attenzione’”. 

I vantaggi e criticità della guida autonoma
L’intervento riporta poi varie indicazioni sulla guida autonoma.
Si segnala che la tecnologia applicata al trasporto merci su gomma, “può fare molto per abbattere il 90% degli incidenti causati dal fattore umano”. E l’efficienza è già “comprovata dei sistemi di frenata d’emergenza”.
Dopo aver ricordato che la cintura di sicurezza si conferma comunque il salvavita n.1 (-80% lesioni gravi), sono riportate alcune indicazioni riguardo alla sicurezza e allo stato dell’arte della guida autonoma:

“Migliorare la sicurezza strutturale dei veicoli è importante, ma può aiutare in una certa misura.
Le misure di sicurezza passiva (cinture di sicurezza, airbag) hanno un potenziale valido ma limitato per ridurre le conseguenze degli incidenti, soprattutto per i veicoli commerciali pesanti.
Si deve agire sulla riduzione e prevenzione dell’incidentalità mediante l’uso di sistemi di assistenza alla guida.
I costruttori si sono già adeguati ai requisiti imposti nel 2015 dalla Commissione Europea sui sistemi di frenata d’emergenza”.
“False attivazioni e spegnimento/riaccensione dei sistemi le problematiche da risolvere”.
 Si indica poi che se l’automazione “è un fattore chiave per l’industria dei veicoli commerciali”, “per il 2025 ci si aspetta che 1 veicolo su 3 sarà a guida autonoma per determinate situazioni di guida (es. autostrada)”. E la connettività “dominerà la logistica del futuro: veicoli interconnessi tra loro e con le infrastrutture”.

Riferimento:
“ Le fasi per la realizzazione della Vision Zero”, a cura di Davide Baroncini (Executive DEKRA Italia), intervento al convegno “La sicurezza in logistica: dentro e fuori dal magazzino” nell’ambito delle Settimane della Sicurezza 2018 (formato PDF, 3.20 MB).

Fonte: Puntosicuro

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